Estratto dal saggio Il suicidio della modernità, Cantagalli, 2008:
Orientamento attivo verso il mondo
“Un filosofo apparentemente post-ideologico come Luigi Preti definì la filosofia come “orientamento attivo verso il mondo” e l’ideologia, nel suo momento pratico, è esattamente questo. Solo che, poi, l’ideologia non si accontenta di orientare l’uomo nel mondo, ma pretende di estendere la sua logica “performativa” (che crea le cose e le parole per nominare le cose) al resto dell’umanità e della storia. Qui nasce la regolarità giacobina dell’ideologia in quanto tale. L’ideologia è regolarmente giacobina, non può che essere sussunta al modulo giacobino moderno, che pretende di creare dal nulla la società. Pretende di dare forma alla società così come si dà forma ad un giardino privato” (pp. 95-96).
Il progetto del sito
Il progetto del sito, fondato su quel praticamente pensando, è basato sull’allineamento congruente della filosofia all’ “orientamento attivo verso il mondo”, liberando, con ciò, le risorse individuali dai vincoli ideologici.
E’ ideologica anche larga parte della cosiddetta “crescita personale”, che guarda all’individuo o come attore assoluto della vita – un delirio di onnipotenza – o come variabile del cosmo, che, sottraendogli il volto specifico e dunque la vertigine della creatività, lo riduce ad un passivo recettore di vaghi sentimenti e intuizioni (spiritualismo astratto e disincarnato).
“Il filosofo è l’uomo che si risveglia e che parla”
Noi pensiamo, invece, che “il filosofo” sia “l’uomo che si risveglia e che parla” (Maurice Merleau-Ponty) e ogni uomo, da questo punto di vista, è filosofo.
Il “risveglio” non ha niente di esoterico o misticheggiante, ma rappresenta la consapevolezza di avere un orientamento attivo verso il mondo e di doverlo, di conseguenza, sviluppare, articolare e potenziare, al fine di lasciare una traccia nella vita, nella storia e nell’ambiente in cui ciasuno di noi si muove ed opera.